Valentina Annese, Infermiera indipendente. E-mail: valentina.annese@hotmail.it

Doi: 10.32549/OPI-NSC-2

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Abstract

La qualità dell’ambiente di apprendimento risulta essere un importante fattore influenzante l’esperienza degli studenti infermieri. La valutazione della qualità dovrebbe includere la classificazione delle percezioni dello studente sui fattori che influenzano il loro apprendimento clinico.

L’obiettivo di questo studio è comprendere come gli studenti infermieri percepiscono l’ambiente clinico di apprendimento nei Corsi di Laurea in Infermieristica della Regione Molise utilizzando lo strumento “Student Evaluation of the Clinical Education Environment Inventory”(SECEE)[1].

Il campione è rappresentato dagli studenti del secondo e del terzo anno dei Corsi di Laurea in Infermieristica della Regione Molise.

I risultati evidenziano una significativa predisposizione degli studenti infermieri ad esprimersi positivamente circa il proprio ambiente clinico di apprendimento.

L’originalità del presente progetto di ricerca risiede fondamentalmente nella volontà di proporre un’analisi che considera e osserva le percezioni e le opinioni degli studenti infermieri attraverso un metodo quali-quantitativo.

Parole chiave: Clinical learning environment, nursing education, clinical training.

 

Evaluation of the clinical learning environment in the Nursing Degree Courses in the Molise Region: quali-quantitative study with the use of the Student Evaluation of Clinical Education Environment (SECEE).

 

Abstract

The quality of the learning environment is an important factor influencing the experience of nursing students. Quality assessment should include the classification of the student’s perceptions about the factors influencing their clinical learning. The objective of this study is to understand how nursing students perceive the clinical learning environment in the Nursing Degree Courses in the Molise Region using the “Student Evaluation of the Clinical Education Environment Inventory” (SECEE) tool. The sample is represented by the students of the second and third year of the Degree Courses in Nursing in the Molise Region.

The results show a significant predisposition of nursing students to positively express themselves on the subject of their own clinical learning environment. The originality of this research project basically lies in the desire to propose an analysis that considers and observes the perceptions and opinions of nursing students through a quali-quantitative method.

 

Keywords: Clinical learning environment, nursing education, clinical training.

 

Introduzione

In Italia, la lunga tradizione formativa ha posto da sempre attenzione alle strategie didattiche e organizzative in grado di assicurare un’esperienza di tirocinio di qualità. L’apprendimento clinico, denominato negli attuali ordinamenti didattici come “attività formative professionalizzanti” o “tirocinio” è parte integrante del percorso di studi dello studente infermiere[2]. Il tirocinio rappresenta l’ambito privilegiato per l’acquisizione delle competenze professionali dell’infermiere, l’opportunità per tradurre il sapere acquisito in sapere esperto[3]. In esso trovano sintesi gli aspetti cognitivi, relazionali, tecnici e deontologici atti a garantire il possesso delle competenze professionali nell’ambito dell’assistenza generale infermieristica, competenze immediatamente spendibili con il completamento del percorso di studi, stante il valore abilitante dell’esame finale. È quel luogo dove su progetto individuale si perfeziona il sapere teorico, si rendono esplicite le abilità personali, si favorisce l’emersione e la formazione delle capacità di relazione, ascolto ed elaborazione dei problemi per la loro soluzione, che sono patrimonio di difficile trasmissione con metodologie passive; apprendimenti che devono essere facilitati e guidati da figure dedicate, quali il tutor, sviluppate come metodologia didattica, inserite in contesti coerenti a tali principi anche nella gestione aziendale ordinaria[4]. Un mezzo per individuare e valutare i fattori che influiscono sull’efficacia dell’esperienza di insegnamento è quello di osservare l’ambiente di apprendimento attraverso gli occhi degli studenti. Le percezioni degli studenti sull’ambiente di apprendimento clinico, possono fornire al personale docente, ai direttori didattici e tutor didattici delle informazioni preziose relative all’apprendimento dello studente in questi ambienti[5]. L’idea di uno studio che ponga sotto i riflettori le percezioni degli studenti infermieri sul proprio ambiente clinico di apprendimento nasce dal desiderio di comprendere gli aspetti più nascosti e inespressi dell’esperienza clinica degli studenti.

 

Obiettivo

L’obiettivo di questo studio è la valutazione dell’ambiente di apprendimento clinico nei Corsi di Laurea in Infermieristica della Regione Molise attraverso uno studio quali-quantitativo con l’utilizzo dello Student Evaluation of Clinical Education Environment (SECEE).

 

Materiali e Metodi

Lo studio quali-quantitativo è stato condotto in tre diverse sedi di Corso di Laurea in Infermieristica della Regione Molise.

Il campione è rappresentato dagli studenti del secondo e del terzo anno dei Corsi di Laurea in Infermieristica della Regione Molise per un totale di circa 390 studenti e tre sedi di formazione afferenti a tre grandi Università:

Sono stati esclusi dallo studio gli studenti del primo anno.

Lo strumento utilizzato è lo Student Evaluation of Clinical Education Environment (SECEE)costituito da 32 item all’ interno di 3 subscale che sono: Instructor Facilitation of Learning, Preceptor Facilitation Learning e Learning Opportunities.

Gli studenti rispondono a queste domande formulate secondo una scala di tipo Likert a 5 punti, che va da molto in disaccordo a molto d’accordo. Oltre alle 5 possibili alternative di risposta vi è una sesta categoria che è rappresentata dal non so rispondere attraverso la quale gli studenti possono fornire una spiegazione sulla riga sottostante la domanda.

Inoltre lo strumento è costituito da 2 domande semistrutturate che vanno a valutare gli aspetti che hanno promosso e/o ostacolato l’apprendimento clinico[6]. Il questionario è stato somministrato nel periodo compreso tra maggio e giugno 2015, il tempo medio di compilazione è stato pari a 5-10 minuti, i direttori didattici e i docenti erano presenti al momento della somministrazione. L’analisi e l’elaborazione dei dati è stata effettuata con l’SPSS versione 17 italiana.

 

Risultati

Ai fini dello studio sono risultati eleggibili 278 questionari somministrati relativamente nelle tre sedi di Corso di Laurea in Infermieristica della Regione Molise. Dai risultati si evince che il 48% degli studenti è di genere maschile mentre il 51,4% è invece di genere femminile. La fascia di età è compresa tra i 21-22 anni e l’anno di corso è rappresentativo per il 48,8% dal II anno e per il 51,8% dal III anno (Figura 1).

Per quanto riguarda le unità operative liberamente valutate dagli studenti emerge che una gran percentuale di studenti non esprime interesse rispetto all’unità operativa, si osserva però una leggera preponderanza dell’unità operativa di pronto soccorso. Dall’ analisi dei 32 item, nonché dall’analisi dimensionale si evince che nella dimensione 1: Instructor Facilitation of Learning la maggior parte degli studenti si esprime d’accordo rispetto a quelli che sono gli item contenuti in questa dimensione (Figura 2).

Anche nella seconda dimensione 2: Preceptor Facilitation Learning gli studenti si sono espressi con le categorie d’accordo e molto d’accordo. È da evidenziare una netta preponderanza del molto in disaccordo rispetto alle altre due dimensioni (Figura 3).

Importante e da non sottovalutare che in tutte le dimensioni gli studenti hanno utilizzato spesso la categoria neutrale. Secondo Marradi, tale categoria, offre un appiglio importante per non prendere una posizione ed essere responsabili di una scelta anche critica[7]. Infine anche nella dimensione 3:Learning Opportunities la maggior parte degli studenti si è espressa d’accordo rispetto agli item contenuti all’interno della  dimensione stessa (Figura 4).

Tale risultato potrebbe essere un limite della scala Likert e di conseguenza dello studio stesso.

Interessante è stata l’analisi delle domande semistrutturate.

Per quanto riguarda gli aspetti che hanno promosso l’apprendimento clinico elementi come la professionalità, la preparazione e la competenza del personale infermieristico, la disponibilità dei professionisti sanitari a rispondere alle domande, a fornire feedback e ad essere modelli di ruolo, l’organizzazione delle unità operative e l’ambiente favorevole all’apprendimento clinico sono stati riconosciuti come elementi fondamentali durante l’esperienza clinica dello studente infermiere (Figura 5).

Tra gli aspetti che invece hanno ostacolato l’apprendimento clinico, la maggior parte degli studenti ha confermato di aver svolto un’esperienza di tirocinio clinico in un ambiente favorevole all’apprendimento, dato che rende poco significativo il numero di studenti che invece ritiene che il personale infermieristico sia poco aggiornato. Va però evidenziato che anche nelle domande semistrutturate un gran numero di studenti non risponde (Figura 6).

Discussione

Lo strumento SECEE versione 3, è stato sviluppato e riveduto sulla base di un’analisi dello studio, del feedback del personale docente e dello staff delle Unità Operative e delle versioni precedenti, allo scopo di rispecchiare accuratamente le percezioni dello studente infermiere sul proprio ambiente di apprendimento clinico.

Sono stati sviluppati altri questionari come il CLESI, il CLEI e il CLEDI, ma questi strumenti valutano un’esperienza clinica di infermieristica profondamente diversa da quella messa in pratica dal tipico studente italiano.

Lo strumento fornisce delle informazioni utili al corpo docente, ai Direttori Didattici di sede nonché allo staff infermieristico, sulle percezioni degli studenti riguardo l’adeguatezza delle opportunità di apprendimento nelle diverse UU.OO. sedi di tirocinio clinico specifico e per fornire informazioni ai Direttori Didattici sulle percezioni degli studenti circa le proprie esperienze, permettendo di evidenziare e di applicare correttivi alla metodologia di apprendimento inerente la formazione sul campo che, per gli studenti di Infermieristica risulta essere professionalizzante.

Il campione preso in esame risulta essere rappresentativo e caratterizzante della popolazione presa in esame in quanto riferibile a tre diversi Atenei di riferimento.

Lo strumento, in definitiva, risulta essere di facile utilizzo in quanto chiaro e coinciso e include le informazioni atte a verificare le eventuali criticità nella programmazione dei cicli di apprendimento previsti nel tirocinio clinico.

Nel 2012, infatti, lo stesso strumento (SECEE) è stato utilizzato per condurre uno studio quali quantitativo nei Corsi di Laurea della Regione Campania con l’obiettivo di valutare la qualità dell’ambiente clinico di apprendimento.

I risultati emersi dall’analisi quali – quantitativa sono pressoché sovrapponibili a quelli emersi dall’indagine effettuata nella regione Molise nonostante la Campania ha visto un campione pari a 727 studenti infermieri distribuiti in 15 sedi di formazione infermieristica.

 

Conclusioni

La valutazione del grado di soddisfazione degli studenti sulle esperienze di apprendimento clinico è un aspetto cruciale durante l’intero percorso di formazione dello studente infermiere. Nei contesti dove è elevata la soddisfazione degli studenti, gli esiti di apprendimento sembrano migliori.

L’obiettivo di questo progetto di ricerca è comprendere come gli studenti infermieri percepiscono l’ambiente clinico di tirocinio, e di verificare ed adattare al contesto gli strumenti presenti in letteratura come lo Student Evaluation of the Clinical Environment Inventory (SECEE).

In ultima analisi, l’obiettivo dell’impiego di tale strumento è quello di condurre risoluzioni e comportamenti sia da parte del corpo docente sia del personale dell’ente per fornire il miglior ambiente di apprendimento possibile per il maggior numero di studenti infermieri.

Per i corsi di laurea, sarebbe opportuno, disporre periodicamente (anche annualmente) di dati sul grado di soddisfazione degli studenti rispetto ai tirocini da loro frequentati con lo scopo di monitorare i contesti di apprendimento, riflettere sugli ambiti critici, discutere con i Direttori Didattici la percezione degli studenti e attivare strategie di miglioramento.

In conclusione possiamo affermare quindi che lo strumento è in grado di fornire informazioni utili circa le percezioni degli studenti infermieri sul proprio ambiente clinico di apprendimento e, i risultati evidenziano una predisposizione degli studenti infermieri ad esprimersi positivamente circa il proprio ambiente clinico di apprendimento.

 

Bibliografia 

  1. Kari-Sand, J. (2000). Evaluating the Student Clinical Learning Environment: Development and Validation of the SECEE Inventory. Southern Online Journal of Nursing Research, 4, 1.
  2. Benner, P. (2003). L’eccellenza nella pratica clinica dell’infermiere. L’apprendimento basato sull’esperienza. Milano: McGraw-Hill.
  3. De Marinis, M.G., Tartaglini, D., Matarese, M., Piredda, M., &Binetti, P. (1999). Modelli per la formazione clinica nel diploma universitario per infermiere. Nursing Oggi, 2.
  4. Cust, J. (1996). A relational view of learning: implications for nurse education. Nursing Education Today,16, 256-266.
  5. Fain, J., A., Edizione italiana a cura di Vellone, E., (2004). La ricerca infermieristica. Milano: McGraw-Hill.
  6. Kari-Sand, J. (2009). Assessing Nursing Student Perceptions of the Clinical Learning Environment: Refinement and Testing of the SECEE Inventory. Journal of Nursing Measurement, 3, 17.
  7. Marradi, A., Gasperoni, G. (2002). Costruire il dato 3 – le scale Likert. Milano: Franco Angeli.

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